Nel week end delle staffette torna l’ “Andrea and Andrea show”!!

Week end dedicato principalmente ai campionati provinciali di staffette ma che nella giornata di sabato ha avuto un piacevole antipasto con il Meeting Bronze di Chiari che ha visto il primo “botta e risposta” tra i due contendenti della passata stagione Andrea Bordiga ed Andrea Lanfredi . Quest’ultimo  aveva già dato assaggio della sua condizione con un ottimo 8’37 nei 3000mt  e  sabato ha saggiato la sua condizione nei 1500mt con un 4’00 che lo issa al 3° posto provvisorio della classifica  sociale. Si aspettava una risposta dall’Andrea Bordiga e la risposta è arrivata tonante con un 200mt (in prima corsia) corso con il nuovo PB di 22″37. pari ad 810 punti fidal .  Questo punteggio gli fa ritoccare il suo miglior punteggio assoluto di 49″95 nei 400mt rilanciandosi anch’esso in classifica e lasciando intendere che entrambi saranno ancora portagonisti nella lotta alla GOLDEN CUP 2022.  Molto bene anche Mazzotti Dafne che nel doppio giro di pista lima 8 secondi e stampa un buon 2’30 mentre Stefano Facchin con un buon 58 e spiccioli si prende il primo bornzo di stagione nei 400hs.

Passando ai campionati di staffetta il cassetto dei ricordi si apre sulle innumerevoli sfide che hanno caratterizzato i nostri quartetti negli anni passati. Quest’anno il titolo provinciale è per l’inedito debutto  della 4×1500 con Boifava, Cucchi Castellani e Bresciani mentre non poteva mancare l’appuntamento con la 4×400 con il quartetto formato da Bordiga Lanfredi Facchin e Marrale  con chiude al secondo posto in 3’30.

Presente anche la 4×100 cadette (6° classificata) mentre tra le ragazze si fanno notare  nella 4×100 Albini Cantoni Filosi e Frigerio capaci di un buon 57″5 che le vale il 3° posto posto bissato poi da Cantoni Filosi ed il supporto di Ballerini Annalaura nella 3×800 sempre 3° al traguardo con il nuovo primato sociale sulla distanza.

 

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ATL Rezzato BOOOOM: le “Marmotte” sono tutte nostre e ..non solo!

Ci si aspettava un inizio di stagione scoppiettante ma le prime uscite 2022 hanno superato ogni più rosea aspettativa.

Il debutto giovanile allo stadio clarense ha avuto un eco senza precedenti con oltre 90 Gssini presenti al campo gara in una manifestazione da record (ed un grande applauso va a tutti i genitori che hanno “supportato e sopportato” l’intera manifestazione). Gran fermento soprattutto tra i più giovani dove il settore femminile ha visto una spledida doppietta nella staffetta 4×50 affiancate alle vittore di Rampi Maddalena nei 600 e Sigalini Sara nei 50h oltre ai metalli più pregiati finiti al collo di Mazzola Nicolò nel tiro del giavellotto cadetti e Bodei Riccardo nei 60hs categoria ragazzi.

E’ stata poi la volta degli assoluti che, prima Rodengo Saiano poi allo stadio Gabre Gabric , di Brescia hanno cominciato a farsi notare . Gli applausi qui vanno a Boifava Alessia che ritocca il primato sociale dei 10000 mt mentre  Andrea Lanfredi firma la momentanea miglior prestazione 2022 con un notevole PB nei 3000mt portato ad 8.37!  Occhi anche al vincitore GOLDEN CUP 2021 ANdrea Bordiga che non resta certo a guardare e piazza nei 150mtt un bel 17.00 lasciando intendere che ci saranno sicuramente ancora loro tra i “papabili” contendenti al trofeo 2022.

La seconda prova del trofeo giovanile “le marmotte” ha visto ancora numeri da capogiro per i nostri portacolori che dopo poco più di due settimane dall’apertura della stagione outdoor conta già più di 80 atleti presenti alle  manifestazioni in pista: Record Assoluto. Gran lavoro quindi per i nostri coach giovanili Barbara Bramibilla Federico Gaibotti e soprattutto Elisa Zanella che ha visto i progressi dei suoi migliori atleti in vista dei prossimi appuntamenti.  Vanno infatti nuovamente a medaglia De Paolis Emma  Berto hi lorenzo

 

nel lancio del vortex, Rampi Maddalena nel salto in lungo (notevole 4m09mt per la categoria) dove si annota la doppietta ad opera di Alberti Francesca (3.72mt).  Tra i ragazzi ancora medaglia d’oro per Bodei RIccardo nel salto in lungo (anche argento nei 60piani con PB) oltre a Filosi Irene (argento nei 600mt con il PB di 1.52) e Bettoglio Andrea (argento nel getto del peso cadetti) e tutto questo solo limitandosi ai podii di giornata che sicuramente lasciano intendere come quest’anno il trofeo sociale GOLDEN CUP avrà nuovi protagonisti a contendersi la vittoria dopo anni di “restrizioni forzate”.

Colgo l’occasione per augurare una buona e felice Pasqua ad atleti genitori e simpatizzanti mi raccomando con poche uove/colombe e…tanta voglia di atletica che i prossimi appuntamenti stanno già bussando alla porta!

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Ragazzi da sballo ai Campionati provinciali: doppio podio a squadre e titoli per 4×100 Botticini Trivella e Bettoglio

Grande performance per i nostri giovani della categoria ragazzi che ieri allo stadio Gabre Gabric sfoggiano tutta la loro voglia di gareggiare. Sicuramente il parterre degli avversari non era quello dei tempi “pre covid” ma come sempre i meriti vanno a chi “sa farsi trovare pronto al momento giusto” e quindi il primo applauso va anche ai tecnici Federico Gaibotti e Brambilla Barbara per aver “caricato” la squadra a dovere nel momento che conta.

Oro nella classifica a squadre femminile e bronzo in quella maschile: è questo il verdetto della giornata che ha visto nel dettaglio le buone prove nella velocità di Albini Anita Cantoni Giulia e Tapparo Anna ma soprattutto l’argento di Mascia Sofia nell’alto a quota 1.24 oltre al titolo nel lungo per Botticini Bianca (4.12) e nel vortex per Trivella Matilda ( 35mt) seguito, sempre nel vortex, dal bronzo di Filosi Irene eGazzurelli Greta. Albini Trivella Filosi e Botticini sono state anche le protagoniste della staffetta 4×100 con il buon crono di 58.8 dove schieravamo anche un secondo quartetto con  MAscia Gazzurelli Tapparo e Cantoni.

Al maschile bronzo con personal best per Bodei Riccardo nei 60 piani oltre alla doppietta oro ed argento nel getto del peso con Bettoglio Andrea e Ragnoli Andrea mentre nel vortex erano schierati Filippini Mattia ed ALmici Giorgio quest’ultimi assieme a Bettoglio e Bodei hanno anche ottenuto il bronzo nella staffetta 4×100.

Sabato invece abbaiamo avuto le belle prove dei nostri assoluti/master con il doppio argento di Andrea Bordiga nei100-400 . Per lui le prove si sono concluse a pochi centesimi dall’oro e dai rispettivi personali vanificando purtroppo la possibilità di allungare nel TROFEO SOCIALE ma, comunque andrà a finire, la sua sarà una stagione da applausi per l’intensità ed il livello medio di prestazioni raggiunte in svariate discipline. E’ ancora in forma smagliante Andrea Lanfredi che , galvanizzato dal 3000mt di 10 giorni fa, sfiora il pb nei 1500mt ottenendo anche uno splendido bronzo e per lui i prossimi appuntamenti nel miglio e nei 5000mt potranno costituire davvero la svolta per l’intera annata! 400 e 1500 hanno regalato soddisfazioni anche a Stefano Facchin che ottiene il pb a 51″74 mentre Mongelli Simone sigla un interessante 4’20, presenti anche Coponi Michael e Marrale Jacopo trai maschi mentre Boifava Alessia e Cucchi Nicole tra le donne. Infine nel settore lanci Barbara Brambilla in “formato atleta” si porta a casa il titolo master nel giavellotto e l’argento nel getto del peso dove presenziavano anche Guidarini Miria ed Edem Forson che, in assenza di una gara di disco, ha colto l’occasione per rispolverare i personali di peso e giavellotto  recuperando punti preziosissimi per la lotta alle medaglie del Trofeo Sociale.

Appuntamento la prossima settimana  (la penultima della stagione) con praticamente tutte le categorie schierate per l’ultima volta  a partire da esordienti e ragazzi al San Polino di Brescia , cadetti e ragazzi nella rappresentativa provinciale MITEEN ed assoluti nella prova del miglio nella bergamasca oltre al Meeting d’Autunno!! Buone gare a tutti!

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L’eta dell’ORO capitolo secondo (me)!

Mennea, Simeoni,Dorio; quante volte abbiamo sentito questi nomi a cavallo tra Mosca ’80 e Los Angeles ’84 ,   trascinatori di una squadra e di un’epoca che il sottoscritto (come molti altri) non ha mai visto in diretta ma che gli esperti ai lavori hanno da sempre decantato come “L’età dell’oro”. Uno scorcio di storia sportiva  scalfito in modo indissolubile nella memoria degli appassionati come metro  di misura su cui confrontare ogni evento atletico passato presente e futuro. Ma, parafrasando un gergo cinematografico,  è possibile che esista un sequel più bello dell’originale?  Difficile ma non impossibile soprattutto perchè a “mente ancora calda” ogni tifoso tende sempre a difendere gli eroi della propria epoca tuttavia Jacobs Desalu Patta Tortu Tamberi Palmisano e Stano sono arrivati a Tokyo2020 da attori non protagonisti e ne sono usciti divi Hollywoodiani destinati a riscrivere la cinematografia dell’atletica Italiana.  Già perchè un oro dalla marcia non è una sorpresa ma due nella stesa edizione ottenuti da due compagni di allenamento dello stesso paese e dallo stesso allenatore, è un evento epico!  E che dire di Jacobs, l’atleta che noi bresciani sentiamo tutti un po nostro, qualunque cosa accadrà in futuro resterà sempre lui il “primo italiano campione Olimpico sui 100 piani”…parole che ancora oggi si fa fatica a pronunciare senza esserne stupiti e , come se non bastasse, eccolo raddoppiare nella staffetta 4×100 con un Tortu che ritrova se stesso  sul filo di lana e quasi quasi non crede neppure lui all’impresa epica in cui hanno trascinato  Faustino Desalu e Lorenzo Patta. Infine Gimbo Tamberi: l’unico che poteva già definirsi uno showman e, che, da Rio 2016 a Tokyo2020 , ha scritto un’opera drammaturgica che neanche il miglior shakespeare poteva regalargli finale migliore condito da quel contorno di spirito Olimpico del doppio oro condiviso con l’eterno amico rivale.

Ed allora ecco che ripropongo dal sito federale (cit. Nazareno Orlandi) il racconto della seconda giornata epica dell’atletica italiana che mai mi stancherò di rileggere rivedere e rivivere poichè “l’età dell’ORO 2020” è il nostro film .  Quel sequel che per noi vale tanto quanto (o forse di più ) dell’originale e che io, come  tutti ragazzi più giovani  useremo  per confrontare le imprese future raccontandole a figli e nipoti.  All’ultimo mondiale avevo chiesto un pò di azzurro nel firmamento dell’atletica mondiale ma oggi ci ritroviamo con l’intera volta celeste che risplende d’oro!.   Buona (ri)lettura!!

“Una delle imprese più incredibili e meravigliose dell’intera storia dello sport azzurro, in una Olimpiade azzurra da potenza mondiale. La staffetta 4×100 maschile sbanca lo stadio Olimpico di Tokyo con una galattica medaglia d’oro. È il trionfo di Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu, campioni olimpici con lo spaziale record italiano di 37.50 battendo la Gran Bretagna (37.51) e il Canada (37.70), firmando il secondo tempo di sempre in Europa e il quinto di tutti i tempi al mondo. L’Italia sfonda nel medagliere: soltanto ori, cinque in tutto, in una spedizione da apoteosi per l’atletica azzurra.

Gli dei della velocità parlano italiano. Siamo sulla luna, siamo i più veloci del mondo. È la serata che riscrive la storia dello sport italiano, probabilmente uno dei capolavori maggiori di ogni epoca (spetterà ad altri dirlo), perché ottenuto dal gruppo, quindi espressione di un intero movimento. Lasciano senza fiato gli azzurri, con tre cambi magistrali, quattro saette che incendiano la pista e divorano gli avversari. Forti, fortissimi. Dopo l’epopea della Giamaica, spunta il sogno inatteso e regale dell’Italia: lo sprint azzurro è padrone del mondo. Lorenzo Patta, a soli 21 anni, sardo doc, scatta dai blocchi con la faccia tosta di un veterano. È perfetto il cambio con il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs (oro bis!) che si distende alla meraviglia, scatena ogni energia rimasta, al proprio quinto turno di gara in questa Olimpiade, e consegna il bastoncino a Fausto Desalu in linea con tutte le big mondiali. Il cremonese si esalta, azzanna la curva, macina la sua frazione e lancia Filippo Tortu. Il resto dell’apoteosi lo completa il primo uomo d’Italia sotto i dieci secondi nella storia: testa a testa con il britannico Nethaneel Mitchell-Blake – partito leggermente avanti – e il campione olimpico dei 200 metri, il canadese Andre De Grasse, l’azzurro è travolgente, impressionante, senza limiti. L’oro olimpico è nostro. Vinciamo sempre noi. Ancora noi. Veloci come il vento.

Tutto il mondo ci guarda e applaude. Il quartetto azzurro impazzisce di gioia, esplode negli abbracci più avvolgenti, più folli, quattro amici da sballo. Una pazzia, sì, davvero. La squadra italiana è in visibilio, nello spicchio di curva riservato alle delegazioni: il “po po po po po po po” lo cantano tutti a squarciagola, poi allo stadio rimbomba, inevitabile, “Nel blu dipinto di blu”, quindi “Notti Magiche”, a suggellare la più grande giornata dell’atletica italiana (oro Palmisano, oro staffetta) insieme a quella del 1° agosto. È un’estate memorabile, tra Wembley, Wimbledon e Tokyo. Emozioni indescrivibili, un record italiano disintegrato (ieri 37.95 in batteria che batteva già il 38.11 di Doha), il compimento di un percorso di crescita che negli ultimi anni aveva sciorinato segnali, per l’atletica italiana, ma non ancora il botto. Eccolo, il botto. Ed è una deflagrazione.  Siamo secondi nel medagliere, dietro solo agli  Stati Uniti. Un rumore assordante. Mai così piacevole.”

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La realtà supera l’immaginazione: storia di 1^ agosto da leggenda

I sogni son desideri di felicità… se hai fede chissà che un giorno la sorte non ti arriderà… tu sogna e spera fermamente.. ed il sogno realtà diverrà” .

Per iniziare questa pagina di storia dell’atletica non potevo non scomodare una delle frasi più celebri fra tutte le favole . Credo di non esagerare nel dire che ogni appassionato di atletica  ( e non solo) domenica abbia passato un pomeriggio senza credere di trovarsi al di fuori della realtà, fluttuando con la mente oltre i sogni più reconditi; al di là della più fervida immaginazione. Tutti noi, nel mondo reale, speravamo in un bronzo di Gimbo ed in una finale per Marcell ma quello che è successo nel primo pomeriggio italiano ci ha lettaralmente sollevato dalla realtà ricordando che i sogni esistono e possono essere anche più belli di come ce li si può immaginare. E’ stato difficile non commuoversi nel vedere il gesso di Giammarco Tamberi con la scritta “Road to Tokyo”  alzato in cielo perchè in quell’istante  ho visto le difficoltà di ogni atleta cresciuto nel recinto di casa nostra:  le ernie di Massilimiano Dimauro i dolori di DAvide Papa le paure di Simone Soncina ed Anna CAstellani, l’insonnia di Andrea Lanfredi, le caviglie di Corselli Lorenzo e Pietro Facchin gli infortuni di Gabriele Sorrentino ed Holyn Forson  tutti spazzati via come se quell’oro olimpico possa avere la forza di dimostrare a tutti che: CE LA SI PUO FARE SEMPRE.   E, quando tutto sembra perduto, restano sempre e comunque gli amici del campo, si proprio loro sono capaci di sollevarti quando il mondo sembra crollarti addosso per poi esserci sempre l’uno per l’altro sognando magari un giorno si scambiarvi anche voi una medaglia sul podio  come fosse quello olimpico  in segno di riconoscenza reciproca quasi a voler dire ” se sono arrivato fin è anche merito tuo”.   Grazie Gimbo per averci fatto sognare dei tuoi stessi sogni cosi che tutti possano trovarne la giusta ispirazione.

E se d’ispirazione vogliamo parlare ecco che la volata di Marcel Jacobs scorre negli occhi più veloce delle dita sulla tastiera . Non ci sono parole per descrivere l’impresa leggendaria e l’emozione che neppure dieci mondiali di calcio vinti potranno mai egugliare. Marcel proprio il Marcel che noi tutti abbiamo visto almeno una volta nei campi bresciani ci ha regalato una gioia indescrivibile trasformando l”essere italiano in un pregio e non una condanna nella dura legge della velocità olimpica. Ed allora ecco i nostri Pietro MIlzani Baccinelli nicola Bordiga Andrea Facchin Stefano ma come non potrei non citare Cucchi Nicole Boifava Alessia Coponi Michael Mongelli Simone Mazzotti Dafne e Marrale Jacopo che da oggi devono credere un po di più ai loro sogni poichè alcuni di questi sono nati dalla stessa aria del lago di Garda che in mille occasioni abbiamo respirato al campo “Tre Stelle” o per una semplice passeggiata con gli amici al chiaro di luna.

Quattro anni fa, in occasione dell’ultima esplosione della supernova Bolt scrissi di come disperatamente cercavamo ” un pò di azzurro nel firmamento dell’atletica mondiale”…bè ora abbiamo due stelle polari che ci guidano ed una si è alzata praticamente dal giardino di casa nostra . Forza ragazzi … seguitene la scia che in fondo , come disse Eleonor Roosvelt:    “il mondo appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni”!!!

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